L'Associazione Culturale Gavinuccio Canu, insieme alla famiglia, dopo un lento lavoro di ricerca e recupero, ha pensato fosse arrivato il momento di dare lustro a quelle canzoni che Gavinuccio ha scritto negli ultimi anni e che ha inciso, nel tempo, su un piccolo registratore portatile. Abbiamo chiesto ad alcune delle voci italiane che Gavinuccio ha sempre amato di interpretarle per regalargliele e regalarle al suo pubblico.
Nasce così l'idea di pubblicare un doppio vinile dal titolo "Lievi Favole", come il titolo di una sua canzone.
Il primo disco conterrà una selezione di quelle canzoni soliste di Gavinuccio tratte dalle registrazioni originali fatte su quel piccolo registratore portatile, in una versione rimasterizzata e ripulita per esaltarne al massimo la bellezza.
Un vero e proprio lavoro di recupero e archivio storico, con l'intento unico di voler regalare ad un più vasto pubblico l'emozione che proviamo noi ogni volta che ascoltiamo la sua voce e conservarla nel tempo.
Il secondo disco conterrà le stesse canzoni ma reinterpretate da artisti quali Andrea Chimenti, Rita Lilith Oberti (Not Moving) con Cesare Basile, Mauro Ermanno Giovanardi (La Crus) con Lele Battista (La sintesi), Paolo Messere (Blessed Chil Opera, Ostara's Bless, The Big Self), Lalli e Stefano Giaccone (Franti), oltre ad artisti sardi come Davide Catinari (Dorian Gray), Brigata Stirner di Roberto Belli (Rosa delle Ceneri, Hannibal the Cannibal) e Arnaldo Pontis (TH26, Machina Amniotica), Marco Noce (Maniumane) con Romina Pala (Pqzero, Sineddoche, A58), Domenico Canu (Anonimia, Nero Sensibile, La Plonge), Gianni Maroccolo (Litfiba, Consorzio Suonatori Indipendenti, Marlene Kuntz), Miro Sassolini (Diaframma, (P)neumatica) e i Magnificat di Alessandro e Ludovico Sebastian Muroni (Charme de Caroline).
Arriva l'onda e la sua immensità
trasporta fede e partecipazione
È una forza l'impeto è a colori
con le barriere non la si fermerà
È la civiltà
Lei è la civiltà?
È con la fame e la disperazione
che si nasconde l'inumanità
Non è l'inganno, l'impeto è a colori
con le barriere non la si fermerà
È la civiltà?
Quale civiltà,
ma quale civiltà?
Quella che ci rimane
Scappando nei tuoi pensieri
nell'universo della realtà (x2)
Lei mai s'arrese
e mai si arrenderà
Mai Mai Mai
Arriva l'onda
Arriva l'onda e la sua immensità
trasporta fede e partecipazione
È una forza l'impeto è a colori
con le barriere non la si fermerà
È la civiltà?
Quale?
Era il 7 dicembre
Di un anno semplice
E tu andavi incontro
A ore fantastiche
Incominciando il viaggio
E i tuoi mille perché
Sorvolando inedite lieve favole
Compresa la tua
Ahh, ah
Da quale strada vieni
in quale te ne andrai
ti chiedo un resoconto
se vuoi prima di andare
a continuare il viaggio
nei tuoi mille perché
sorvolando inedite
lievi favole
compresa la tua
ahh, ah
a continuare il viaggio
nei tuoi mille perché
sorvolando inedite
lievi favole
compresa la tua
ahh, ah
dai racconti che mi lasci
vedo un mondo incontentabile
lo vorresti come un giocattolo
in mezzo a tante idee
compresa la tua
ahh, ah
compresa la tua
ahh, ah
A vent’anni persi l’autocontrollo
A trent’anni attesi che ritornasse
A vent’anni, a mille l’immaginazione
A trent’anni una crisi di identità
A vent’anni, o intorno o giù di lì
Era il nero, il nero il mio contorno
A trent’anni, adesso se ben ricordo
E allora, scegli mai, mai
scegli mai, mai
Forse è
Avvolgimi
con le tue parole
e inventami
certe parole
incantami
con quelle parole
illudimi
con queste parole
proteggimi
da tante parole
dovunque sarai
in ogni luogo (x3)
Avvolgimi
inventami
Incantami
illudimi
Proteggimi
In ogni luogo
dovunque sei
dovunque sarai
in ogni luogo
Can, this way
I wonder
Proteggimi
Cosa c’è di più bello
nel svegliarsi al mattino
E vederci vicini io e te
Cosa c’è di più bello
nel svegliarsi al mattino
E felici sorridere
Che cosa c’è di più bello
nel svegliarsi al mattino
E abbracciarci d’amore io e te
Ti stai preparando
Asciugandoti i capelli
con il sole e il desiderio
che vive nel mio stesso istante
Cosi forte del tuo tempo
Hai l’ebbrezza della vita
Ho l’orgoglio e l’intelligenza
Il conforto delle convinzioni
E lo sai che tutto il resto viene sempre da sé (x2)
Questi sono i segni che non cambiano
Questi sono i segni...
Come i fiori a primavera
Come l’acqua della sorgente
La forza e la meraviglia
Un po’ del mio stesso istante
E lo sai che tutto il resto viene sempre da sé (x2)
Questi sono i segni che non cambiano (x2)
Simboli del tuo mondo, del tuo ingegno (x2)
Me li descriverai (x6)
Simboli
Ci siamo arresi
a mani alzate
Arresi
Un po’ di tempo fa
Ti ricordi dove
Un po’ di tempo fa
Ti ricordi dove
Lì dove l’ora è limpida
E nella strada fioriscono cuori (x2)
Ci siamo arresi
Rispondimi, in tempo
Ripensami, in tempo
Anni, mesi e i giorni
a noi complici
Poi li ringrazierò
Meraviglia di una meraviglia
Mai mi stancherò
Ti troverò
Nel frattempo inseguo istanti
Un fiume mi trasformerà
Meraviglia di una meraviglia
Mai mi stancherò
Ti troverò
Io ti troverò
Rispondimi in tempo
Ripensami in tempo
Anni, mesi e i giorni nei domini
Io ti scriverò
Meraviglia di una meraviglia
Se vuoi io ti cercherò
Rispondimi, in tempo
Ripensami, in tempo
Quando tornerai(x3)
Se tornerai
Hanno capovolto il mondo
l’abbiamo capovolto
Hanno rinnegato il mondo
l’abbiamo rinnegato
ma lui non cambia
non cambierà mai
fino a quando (x2)
hanno disprezzato il mondo
l’abbiamo disprezzato
hanno calpestato il mondo
lo abbiamo calpestato
ma lui non cambia
non cambierà mai
fino a quando (x2)
fino a ieri
Questa casa è vuota
Tale e quale a ieri
Non è una passeggiata
D’inverno a piedi nudi
Con le scarpe in mano
Chiamali desideri
Chiamami i desideri
E ringraziali
Regalali al futuro (x2)
Cambierà,
o almeno si spera (x2)
Cambierà,
o almeno si spera (x2)
Anna, Lisa, Mary e Costantina
Sono andate tutte al bar caffè
Non vedevan l’ora di sedersi
ad aspettare insieme TizianoBi
Sono innamorate - di lui
Dopo una mezzora nel locale
Entra sembra un divo, è bello lui
Viene, siede accanto alle ragazze
ma ha qualcosa proprio che non va
Sotto le sue scarpe (X3)
che non va
Anna, Lisa, Mary e Costantina
Sono andate via dal bar caffè
Non vedevan l’ora di uscire
E stare lontano da Tiziano Bi
E dalle sue scarpe (x3)
Hey, Tiziano Bi
controlla sempre bene sotto le scarpe
Tiziano Bi...
Se la incontrerai
e hai desideri nobili
Se la incontrerai
Tu che cosa vuoi?
Chiedi di lei
chiedi come sta
Se ha desideri nobili
e che cosa vuole
Accarezzala (x3)
Scioglile i capelli (x3)
Accarezzandola
Se t’innamorerai
Compensa l’onestà
E vivi ringraziandoli
Tutti i desideri
Chiedi di lei
Chiedi come sta
Ha sempre un grande fascino
E che cosa vuole
Accarezzala (x3)
Scioglile i capelli (x3)
Accarezzandola (x3)
Sei tutti i desideri (x3)
Scioglile i capelli
Accarezzandola
Siamo piatti di plastica a buon prezzo in vendita
visti e rivisti no non conta l’età (x2)
corri e compraci
corri e compraci, lì ci troverai
corri e compraci
corri e compraci, ti affezionerai
stop
two, three, four
Siamo piatti di plastica a buon prezzo in vendita
visti e rivisti no non conta l’età (x2)
corri e compraci
corri e compraci, lì ci troverai
corri e compraci
corri e compraci, ti affezionerai
stop
stop (x3)
Il motivo è lo stesso di quando devo decidere se partecipare a un progetto o meno: la qualità artistica.
SassoliniHo molti amici in Sardegna, alcuni fanno parte dell'organizzazione di questo evento.
GiovanardiAllora, direi per la bontà del progetto e per l'idea che sta alla base. Considera che ricevo tre/quattro proposte di collaborazioni, featuring etc etc al mese, e logicamente non posso e non riesco a dire di sì a tutti. Soprattutto perché nelle canzoni che ti propongono ti ci devi sentire bene. Le devi indossare come un vestito sartoriale. Deve sembrare, anche se non al 100%, che facciano parte del tuo repertorio. Ti devi sentire un po' a casa.
Rita Lilith ObertiIo tendo ad accostarmi alle novità in modo un po' fanciullesco, senza pensare troppo al perché. Poi, succede spesso, mi appassiono e ci entro dentro. E in questo caso ho sentito le gioie e i dolori. Il desiderio di un Mondo che non fosse solo Paese.
Catinari
La purezza ideologica e la sensibilità espressiva sono qualità che continuo ad
apprezzare nelle persone così come nella musica.
Gavinuccio era esattamente così: unico e raro, travolto da una passione trasparente e
incondizionata per tutto quello che potesse apparire assoluto, atemporale e profondo, come
sempre è successo a cuori tempestosi e anime silenziose. Si tratta di legami inscindibili
a cui è impossibile sottrarsi, tutto il resto diventa solo una conseguenza.
Onestamente non posso dire di conoscere bene il percorso umano e artistico di Gavinuccio Canu.
Avevo sentito qualcosa, ma è solo dalla sua scomparsa che ho cominciato ad ascoltare
qualche sua canzone, stimolato da tutto l'affetto che vive intorno a lui.
Tempo fa l'Aassociazione che sta realizzando "Lievi Favole" mi propose addirittura di produrre
artisticamente il progetto, ma declinai a malincuore l'invito proprio perché non mi
sentivo preparato e adatto all'impresa, e trovavo difficile occuparmi di un disco così
importante senza mai avere conosciuto Gavinuccio di persona e soprattutto avendo una visione
assai limitata della sua storia, della sua musica, della sua vita. Mi dichiarai comunque
disponibile a suonare il basso in qualche pezzo e alla fine,eccomi qui. Le ragioni sono
molteplici: la prima è che sono legatissimo alla Sardegna dove sono cresciuto e ho
passato infanzia e adolescenza, e dove ancora vengo spesso per motivi affettivi, ma soprattutto
perché è raro vedere quanto amore e stima vi sia nei confronti di Gavinuccio.
Insomma, sono stato contagiato dalle emozioni che ancora trasmette a tante persone e
perché credo che oltre ad essere un bravo artista, sia stato anche una bella persona.
Il mio primo pensiero è stato quello di non riuscire ad avvicinarmi all'intensità della sua interpretazione. La sua versione registrata via aria con la sola chitarra e una batteria elettronica era davvero potente. Lì dentro c'è un dramma che riguardava tutti, in particolare la nostra generazione.
SassoliniLa scelta è stata istintiva, poi ho pensato al potenziale del brano.
Giovanardi
Come dicevo, le canzoni che decido di rifare le devo sentire di pancia. Soprattutto per quanto
riguarda le liriche. Non ho mai scelto nessuna canzone che ho rifatto o reinterpretato per la
parte musicale. Sono sempre partito dal testo. Se nel testo mi ci ritrovo, tutto il resto
è semplicissimo.
La cultura post punk e new wave ci ha insegnato come poter riprendere dei brani storici e
ricostruirli completamente in modo diverso. Io ci ho messo del mio, cercando di rispettare lo
spirito originario, ma rifarlo in modo che sembrasse un mio brano. Solo così puoi farne
una versione, e non una cover. La differenza è abissale. Rifare una canzone scimmiottando
l'originale non è arte.
La frase "Scegli Mai" che è poi il ritornello mi ha riportato indietro nel tempo, alle sfide, al sentirsi inconcludenti, non capiti, o capiti poco. Le parole riscattate dalla musica rese ariose, ventose, pulite.
CatinariDi non tradirne lo spirito, di lasciare intatta la sensazione d'incompiuta che traspare dal testo originale, un'invocazione che può sembrare una preghiera, ma è solo l'espressione di un amore infinito, cristallino, eterno. Questa, almeno per me, è la storia di "Rispondimi".
Maroccolo
In realtà la canzone non l'ho scelta io, ma Miro Sassolini. È stato lui a propormi
di realizzare insieme "Sottosopra". Come spesso accade mi ha mandato un provino realizzato con
Antonio Maciocco e Luca Swanz Andriolo, e mi ha chiesto di manipolarlo, arrangiarlo e suonarlo
liberamente. Mi ha colpito subito il testo: asciutto, essenziale, poetico e senza fronzoli.
Poche parole, quelle giuste, quelle che servivano a descrivere il suo pensiero sul mondo e
sull'umanità. Che è anche un po' il mio.
Insieme a Miro abbiamo provato ad ispirarci a Gavino e al suo gusto personale, e, senza eccessi,
a farci suggestionare dai nostri anni 80. Spero che il pezzo riesca ad emozionare chi lo
ascolterà così come sta emozionando noi. Nel bene e nel male, è il nostro omaggio
sincero per lui e per tutti coloro che lo hanno apprezzato e lo apprezzano.
Parlare oggi di New Wave non ha nessun senso, ma ha senso parlare di un bravo autore, di bei testi e di bella musica. Quando la musica è autentica va al di là dei generi e del tempo. Gavinuccio Canu appartiene alla categoria dei veri artisti.
SassoliniUn artista rappresentativo lascia sembre qualcosa da recuperare e approfondire. Nell'era del revisionismo parlare di new wave è normale. Noi che siamo stati pionieri della wave italiana abbiamo il dovere di narrare questa storia.
GiovanardiHa senso perché le mie vere radici sono lì: io ho iniziato a suonare con una band chiamata Unknown Scream, e facevamo post punk, new wave. Il confine era impercettibile. Tutti i miei anni '80 erano immersi in quell'humus culturale e musicale. È stata davvero la rivoluzione musicale più importante della storia della musica, insieme alla nascita del rock and roll e, ancor prima, del jazz. E Gavinuccio è stato un alfiere di questo. Tutta la sua scrittura ne era pregna. Anche nei brani chitarra e voce.
Rita Lilith Oberti
New Wave, Punk, Blues oggi credo siano etichette un po' svuotate. Potremmo parlarne per ore e
avere divergenze su cosa sia uno o l'altro e il confine che esiste fra i vari generi.
Parlare di Gavinuccio ha senso ed è giusto perché è stato un pioniere e i
pionieri danno speranza a chi arriva dopo. Aprono sentieri mai battuti e hanno sogni grandi. E
il sogno è necessario.
Considerando il suono e l'estetica delle nuove band internazionali e la perniciosa e inguaribile tendenza all'italo centrismo, credo che oggi più che mai sia necessario aprire uno spiraglio luminoso su quella scena, per comprenderne immaginario, estetica e linguaggio, mai troppo distanti da quello che band come Black Midi, Fontaines DC, Ought, Editors, Interpol propongono in questo 21° secolo, attraverso un fil-rouge che unisce epoche tanto simili quanto diverse, sospeso tra generazioni distanti solo anagraficamente.
MaroccoloNon ho idea se abbia ancora un senso o meno parlare di new wave. Le cose accadono e basta e, personalmente, non ho mai amato definire e dividere la musica in categorie, generi, stili. La musica non sottostà a nessuna regola, è libera, ha un suo linguaggio universale, e non ha tempo. Ci si affeziona ad un artista non per il genere che fa, ma per le emozioni che riesce a comunicarci attraverso le sue canzoni. Gavino ha una sua ragion d'essere oggi come l'ha avuta ieri e l'avrà domani. E tutto l'affetto che ancora lo circonda sta lì a dimostrarlo.